La diagnosi ti fa fermare il cuore.
Ci si sente svuotati, storditi, disorientati. Il corpo subisce, ma in realtà sta bene, non ha nulla.
Io, alla lettura di quel verdetto, mi sono sentita persa. Sono scoppiata in lacrime davanti alla NPI. Sono debole, sono forte, sono solo una mamma.
Come si fa ad andare avanti in quel momento? Dove trovare l’energia e la lucidità per non perdere neanche un minuto?
TIPS per la sopravvivenza:
~”Non ci si perde d’animo e ci si rimbocca le maniche” questo diventerà il mantra quotidiano da ripetersi ad ogni sveglia.
~Avere cura degli affetti. La famiglia e gli amici saranno molto importanti. La rabbia ed il dolore vorrebbero isolarci, ma lasciar entrare gli altri sarà un grande sostegno.
~Sarà necessario ricalcolare il percorso, questo non vuol dire che non sarà altrettanto bella la vita, sarà solo diversa dall’idea iniziale. Sarà faticosa? Molto. Si riuscirà mai a riprendere fiato? A momenti.
Ecco, per iniziare, direi che questi possono essere i consigli per “rimanere in carreggiata “.
Con il tempo ed un grande lavoro su noi stessi verrà anche la serenità e la consapevolezza.
PRENDITI TUTTO IL TEMPO, LE EMOZIONI SONO TANTE E SONO FORTI. E, se hai bisogno, CHIEDI AIUTO.
Nessuno ti giudica, non si è deboli, né cattivi genitori, se ci si rende conto di non poter fare da soli, si dimostra, anzi, di avere un gran cuore.
Chiara💙