Ci siamo, è di nuovo settembre. Mi sembra ieri che finiva la scuola, ed ora siamo già a settembre.
Io che di solito sono una che si organizza per tempo, a livello PRO, questa volta ho la testa dentro una bolla. Si, ho comprato quasi tutto, ma con una costanza e ad un ritmo diverso dal solito, questo è il mio metro di misurazione quando c’è qualcosa che non va in me: vado lenta.
Andare lenta per me significa che il mio corpo mi sta dando dei segnali, dei segnali di aiuto ben preciso.
Si può essere forti e testardi come me, ma poi si è anche stanchi ed esauriamo le energie.
Solitamente arrivo a settembre con un entusiasmo invidiabile, nuovi inizi, si torna a scuola, ricominciano i miei impegni scolastici di rappresentante e presidente di consiglio di circolo… insomma mamma e lavoratrice instancabile. Ma poi arriva il lockdown, che imprime sulla mia anima una cicatrice di solitudine mai provata prima. Poi ricominciamo a vivere ma a quel punto nessuno ci capisce più.
Il COVID ha spazzato via l’empatia.
Sono una sognatrice e viaggiatrice con sempre un nuovo obiettivo in tasca.
Adesso no, in questo momento non più.
Ora il nuovo obiettivo è la sopravvivenza.
Sarà un settembre molto impegnativo per noi, a livello di controlli di salute e grandi rientri al lavoro. Sul piano organizzativo ho la testa che mi fuma.
Riuscirò a fare tutto con la mia nota destrezza? Oppure, riuscirò comunque a fare tutto nonostante le difficoltà?
Mi sembra di nuotare da ore e sentire il corpo che fa fatica a restare a galla.
Sono convita che poi riuscirò a nuotare pure sott’acqua, ma sicuramente sarà una cosa che mi cambierà.
Perché vi scrivo tutto questo? Perché vorrei che foste tutte più serene, perché a quasi tutto c’ è una soluzione. Perché quando non si può risolvere, ci si impara a convivere, perché se non si fa così si annega.
Forza Mamme là fuori, non sentitevi sole, siamo tutte nella stessa barca.
E mi raccomando….. tendete una mano a chi è in difficoltà, il ritorno a scuola è difficile per tutti, ma per i nostri bimbi, indubbiamente, lo è di più. Non provate compassione per noi, anzi! Offriteci un caffè e regalateci qualche minuto di chiacchiere spensierate. Perché vi assicuro che nessuna mamma di bambini neuroatipici vi ascolta con invidia nei confronti della vostra vita, l’invidia è nei confronti della vostra (passatemi il termine) leggerezza.
Vi abbraccio,
Flavia 💙