Autismo Vita quotidiana

Questione di sguardi

Scambi.

Oggi siamo arrivati a logopedia salendo le scale di corsa, sì, anche io, effettivamente come sempre. Arriviamo al piano e le sedie su cui ci sediamo di solito per quei minuti di attesa sono occupate.

Riccardo si ferma di fronte a queste persone, le fissa serio, io lo guardo. Loro, ovviamente, sono straniti. 

Io li sento i loro pensieri…”Oddio un bambino ci sta fissando, che cosa succederà?!” “Quale azione insensata compirà a momenti, ci colpirà, ci farà del male, che pauraaaaa!” 

“Che maleducato, certo che la madre potrebbe intervenire..”


E poi niente di tutto ciò. Riccardo ha comunicato loro ciò che doveva con quello sguardo dritto e deciso. E poi se ne è andato.


La parte brutta della storia è aver trovato persone che nn hanno raccolto una richiesta di comunicazione. 

Sorridi, rivolgiti a lui, parla con lui, succederà qualcosa o molto probabilmente non succederà niente.  

Che spreco non cogliere un momento comunicativo così intenso.
Sarà per la prossima sedia occupata.

Chiara

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