Estate piena
Caldo infernale accompagnato da un’umidita’ che in confronto nell’amazzonia si potrebbero trovare distese di sabbia..
Vivi in una citta’ di mare e allora che fai?
Il babbo lavora ma Lennj se ne frega altamente perche’ lui deve andare a fare granchi, tuffarsi giu’ dal trampolino e fare castelli di sabbia.
Poco gli interessa se Jurij, pur adorando l’acqua piange se lo metti in mare perche’ in realta’ lui predilige le piscine.
Tonde, a fagiolo, rettangolari.. acqua alta, bassa, dolce o di mare.. basta che siano piscine.
Non riesco ancora a capire cosa lo disturbi del mare aperto..
Forse il non vedere bene il fondo o forse, a seconda della localita’ (scoglio o sabbia) vederlo anche troppo..
Forse la sensazione al tatto con i piedini (ma anche con le scarpine non e’ cambiato niente)
E allora alla ricerca di uno stabilimento che abbia sia il mare che la piscina..
Al mare da sola e’ il delirio..
Jurij che vuole andare esclusivamente in piscina o al bar a mangiare le patatine e Lennj che, con correntina secchiello retino e pane secco alla mano insiste per calarsi tra gli scogli alla ricerca di favolli..
Dopo un paio di urli e imprecazioni che fanno girare mezzo stabilimento raggiungiamo un accordo:
mattina in piscina, pranzo al self-service (loro mangiano e io sovraintendo 🙂 ) un paio di orette di relax sotto l’ombrellone a colorare, fare i minipuzzle e fare giochi logici sul tablet e poi..
un po’ di pianto per Jurij che volente o nolente un po’ di bagno in mare e’ costretto a farlo e dopo di nuovo in piscina.
Fortuna vuole che i signori che hanno l’ombrellone con noi siano di grande aiuto perche’ Lennj ci si appiccicia come una Fruittella e loro gli danno corda 🙂
Lennj al mare diventa un mutaforma stile XMEN: pescatore tuffatore bagnino barista..
Non sta fermo un minuto,, va da tutti, conosce tutti, parla con tutti..
Jurij al contrario, una volta spogliato, incremato e immerso in piscina si mimetizza con l’acqua e tra tuffi, nuotate e gatte morte ci leva i piedi ormai grinzosi solo quando il bagnino arriva a mettere le catene per la chiusura..
Ma il momento piu’ bello e’ quello della doccia: insaponati dalla testa ai piedi uno accanto all’altro fanno pubblico:
Lennj perche’ racconta a chi divide la doccia con lui, cosa ha trovato in fondo al mare durante la sua battuta di pesca con il retino e Jurij perche’ nonostante il sapone e i capelli lunghi che gli finiscono in faccia urla e salta di gioia pura tra gli sguardi sorridenti di chi capisce e lo vede contento e di chi non capisce e guarda stralunato e infastidito per le risate..
Pausa bar x la merenda (alle 19) e poi via.. verso la macchina.
Arriviamo a casa; loro spaparanzati sul divano e io vado di lavaggio asciugamani/costumi e cena sui fornelli..
Dopo cena mi prendo sempre una pausa sigaretta (i miei minuti di relax) e ripenso alla giornata..
caldissima, faticosissima ma di grande soddisfazione..
C’e’ solo una cosa negativa in tutto questo: 3 mesi di mare praticamente tutti i giorni e io mi scotto ancora come fosse il primo giorno ma ho scoperto il perche’:
a loro la crema la metto io ma a me chi la mette ?????? 😉
Linda