Ieri è arrivato il referto di Mr T. ma ho avuto bisogno di tempo per pensare.
Ho avuto bisogno di tempo per mettere in fila tutti i miei pensieri, tutti quelli che si affollavano nella mia testa dallo scorso anno, esattamente da marzo 2021. Erano rimasti lì: tutti insieme, si spintonavano, qualcuno voleva prendere il sopravvento, qualcuno era più rumoroso di altri.
Ma mi voglio prendere il merito di aver mantenuto un equilibrio mentale non indifferente, sono riuscita ad andare avanti per la mia strada nonostante loro tentassero di mettere a repentaglio i miei nervi, nonostante cercassero di farmi scoppiare la mente.
Perché questa mia lunga premessa?
Vorrei solo provare a farvi capire che ci sono tantissime cose che le madri non dicono, cose che restano sepolte in fondo al loro cuore, cose che non vogliono dire per non fa soffrire gli altri come soffrono loro.
Il responso mi ha lasciata senza fiato, c’è di fatto una piccola anomalia e dei piccoli problemi collegati, ma non è questo il punto di cui vi sto scrivendo, perché io non avrei avuto bisogno di nessuna analisi, accertamento o indagine: io già lo sapevo che qualcosa in lui era cambiato e che qualcosa non stesse più funzionando come prima.
Ma invece no, per mesi ho pianto, più di quanto non avessi già fatto negli ultimi anni. Ho pianto perché nessuno ha dato peso alle mie parole, nessuno ha messo il bene del bimbo in primo piano, mi hanno fatto credere che Thomas fosse un bambino di serie B.
Questa è una cosa che non digeriro’ mai e poi mai.
Non fraintendetemi, le figure professionali sono ESSENZIALI, ma un po di empatia verso i genitori sarebbe più che gradita. Ho studiato altro, mi sono laureata in campi totalmente opposti alla medicina, ma so benissimo quando mio figlio sta male, nonostante le sue carenze comunicative.
Lui si è fatto capire benissimo, forse non da voi, ma senza dubbio da me.
Grazie a tutti quelli che in questo anno mi hanno supportata e sopportata, senza di voi sarei andata in mille pezzi.
Da qui riparto, se prima mi sentivo una leonessa, adesso sono cavoli amari.
Flavia 💙