E ti organizzi per giorni prima di partire per le vacanze: itinerari, gite, escursioni, possibili cambi repentini di programma, piani B, piani c…Ma poi parti per le vacanze e già al terzo giorno ti rendi conto di dover cambiare quasi tutti i programmi, perché la disperazione è tanta.
Credo che il mio punto di forza sia la deformazione professionale che ho, data dal mio lavoro, in questo senso aiuta tantissimo.
Oggi dopo la terza giornata di pianti ed urli ho dovuto mettere insieme una marea di pensieri che si susseguivano , rincorrendosi, nella mia testa.
Abbiamo fatto escursioni che di solito lui ama, nulla , non funzionano. Stavolta non riusciamo.
Qualcuno mi dice, ma perché non resti a casa, è più semplice no?
Eh no! A noi le cose semplici non piacciono, amiamo le sfide! Non possiamo pensare di dover passare la vita chiusi in un angolo, perché vi assicuro, che non lo faremo.
Ci sono momenti di sconforto, tanti, non lo nego. Ma il pensiero di spingersi oltre per poter aggiungere qualcosa al suo bagaglio di esperienze di vita, è un fuoco che brucia dentro di me, dentro di noi, noi famiglia.
Quindi taccuini, penna e (Santo) Google Maps….. e via, si riparte!
Non lasciatevi sopraffare dalle paure, vi giuro anche a me tremano le gambe quando lui piange, urla e si dispera così tanto da far girare un intero lago pieno di persone… ma poi penso che almeno, se guardano noi, forse capiscono di dover smettere di lamentarsi per i problemi futili.
Così, anche stavolta, ho tirato fuori i conigli dal cilindro, perché gli assi nella manica li avevo finiti.
Flavia 💙